PROGETTI | IL TAVOLO DI LAVORO SULLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

Già in programmazione gli appuntamenti del prossimo anno

Continuano gli appuntamenti del Tavolo di lavoro sulla protezione dei dati personali coordinato da People T&C e a cui partecipano le cooperative seguite dalla nostra società.

Nell’ultimo incontro, tenutosi lo scorso 16 dicembre, diversi sono stati i temi di discussione: il primo è stata la programmazione delle attività del nuovo anno, tra cui un evento, previsto il 20 gennaio, dedicato ad approfondire le funzionalità del Gecos plus a partire dalla buona prassi della cooperativa Cotrad.

Ci si è soffermati ancora sull’argomento green pass, obbligo vaccinale e profili di privacy fino ad arrivare ad approfondire i sistemi di whisleblowing attraverso piattaforme di segnalazione dei reati 231.

In ultimo un accenno alle nuove linee guida del Garante della protezione dei dati personali sui cookies che interesseranno i siti delle nostre organizzazioni per adeguare i quali il termine è quello del 10 gennaio.

PROGETTI | PEOPLE T&C PRESENTA L’ISTANZA PER IL RICONOSCIMENTO COME AGENZIA AUTORIZZATA PER LA FORMAZIONE CONTINUA DEGLI ASSISTENTI SOCIALI

Un lavoro lungo un triennio

Era uno degli obiettivi strategici del 2021: quello di presentare l’istanza per il riconoscimento di People T&C come Agenzia formativa per gli assistenti sociali a livello nazionale.

Ci abbiamo lavorato molto, con continuità negli ultimi tre anni, per maturare quell’esperienza che era requisito fondamentale per presentare la domanda di riconoscimento.

E questa occasione ci ha permesso anche di riscostruire le tappe di questo percorso per farne un bilancio da condividere con i nostri lettori.

Dal 2019 al 2021, la nostra società ha organizzato, su commessa, 8 eventi formativi destinati agli assistenti sociali: a partecipare sono stati, nel complesso, 106 professionisti del sociale.

I temi sono stati i più vari: dalla tutela di minori ai rapporti con il tribunale, dalla relazione di aiuto con i cittadini migranti ai metodi e tecniche di esplorazione delle reti e alla gestione dei gruppi nel lavoro sociale.

People T&C ha realizzato questi corsi su commessa di nostri soci o cooperative/committenti del Consorzio Parsifal: in particolare da parte di Alicenova, Cotrad, Orizzonte e una commessa da parte del Comune di Civitavecchia.

Per tutti gli eventi, People T&C ha stipulato degli accordi con il Consiglio regionale dell’ordine degli assistenti sociali del Lazio.

Oltre all’esperienza, People T&C ha dovuto dimostrare di avere un’adeguata struttura organizzativa presentando i curricula di docenti con cui la nostra società ha collaborato in questi anni: nel complesso un’ equipe di 10 professionisti con esperienza pluriennale di formazione e multidisciplinarietà di saperi: psicologi, assistenti sociali e sociologi. Inoltre la società ha strutturato un sistema permanente di analisi del fabbisogno formativo degli assistenti sociali attraverso un questionario ad hoc strutturato per l’analisi interna e la progettazione di interventi formativi specifici.

NEWS |BUONE FESTE !

Un augurio a voi e alle vostre famiglie

PROGETTI | SI CONCLUDE IL PROGETTO CHIESE APERTE

Il progetto promosso dall’Associazione Gottifredo a cui People T&C ha collaborato. Un resoconto delle attività finanziate dall’8 per mille.

Si è concluso il progetto Chiese Aperte ad Alatri promosso dall’associazione Gottifredo e a cui People T&C ha collaborato.

L’iniziativa è frutto di un progetto elaborato dalla Diocesi di Anagni-Alatri e dall’associazione Gottifredo in risposta ad un bando CEI finanziato dai fondi dell’8 per mille.

L’obiettivo della proposta era “far entrare e rendere intellegibili i contenuti storico-culturali e le istanze spirituali” custoditi in alcuni luoghi di culto della città di Alatri.

L’esperimento ha riguardato cinque chiese del centro cittadino di Alatri, ma anche il Museo della concattedrale che, grazie a un gruppo di volontari selezionati e formati da docenti storici dell’arte e guide turistiche della città, hanno potuto beneficiare di un prolungamento dell’orario di visitabilità durante tutto il periodo estivo.

L’organizzazione di eventi dedicati e la capacità di valorizzare iniziative già programmate in una convergenza di intenti culturali per la città di Alatri ha consentito inoltre all’associazione di promuovere l’immagine di questi siti e diffonderne la conoscenza tra la cittadinanza e non solo.

People T&C ha supportato l’iniziativa collaborando all’organizzazione del corso di formazione destinato ai volontari che si è tenuto dal 2 luglio al 10 settembre per 51 ore, coinvolgendo docenti qualificati già soci o collaboratori dell’associazione Gottifredo, coerentemente con la mission della nostra società di valorizzare il capitale umano delle realtà con cui collaboriamo.

Il gruppo di volontari selezionati e formati da questi docenti ha avuto modo di aggiungere al proprio bagaglio culturale numerose conoscenze riguardanti l’interpretazione iconografica e iconologica dell’arte sacra, la corretta gestione della comunicazione in campo artistico e le varie tecniche utilizzate dagli artisti nel campo dell’arte sacra.

La nostra società ha poi supportato l’associazione nelle attività di monitoraggio e rendicontazione economica del progetto incrementando ulteriormente il proprio patrimonio curriculare in queste attività.

PROGETTI | La formazione per gli Assistenti Sociali

People T&C continua a maturare esperienza nella formazione di percorsi personalizzati su richiesta delle cooperative.

Continua l’esperienza di People T&C nella formazione per gli assistenti sociali.

Riprende, infatti, il percorso di formazione organizzato, su mandato del Comune di Civitavecchia, in collaborazione con la cooperativa Alicenova, destinato agli assistenti sociali impiegati nei servizi sociali professionali dei Comuni del Lazio e in particolare del Distretto di Civitavecchia.

Il corso si propone di accompagnare gli assistenti sociali nel rafforzamento della dimensione del lavoro in equipè, della cura del clima interno e della condivisione di una serie di dimensioni emotive e di gestione della relazione di aiuto: da qui il titolo LA GESTIONE DEI GRUPPI NEL SERVIZIO SOCIALE.

Articolato in 4 incontri con cadenza mensile, sarà ospitato all’interno di sedi messe a disposizione dalla cooperativa Alicenova: la formazione sarà realizzata in vari centri diurni e strutture, tra Tarquinia e Civitavecchia, fino alle festività natalizie.

Il corso è stato patrocinato dall’Ordine degli Assistenti sociali del Lazio.

Più concentrato, invece, il percorso che People T&C ha organizzato su mandato della cooperativa Orizzonte e destinato alle operatrici del segretariato sociale del Distretto A con capofila Alatri.

DALL’ACCOGLIENZA AL LAVORO CON LA COMUNITÀ: questo il titolo del corso in 5 incontri che ha l’obiettivo di far acquisire strumenti per la prima accoglienza e l’ascolto attivo dell’utenza; affinare gli strumenti per la gestione del colloquio e l’analisi della domanda dell’utenza; sviluppare riflessioni e strategie relative all’intervento di comunità e il lavoro con le reti formali e informali; costruire modelli e strumenti di lavoro condivisi all’interno dell’equipe.

PROGETTI | La comunicazione efficace al nido ai tempi del covid 19

Dopo la pausa estiva, riprende il progetto formativo con il Comune di Frosinone

È iniziata lo scorso marzo la collaborazione di People T&C con il comune di Frosinone.

L’obiettivo era realizzare un percorso di formazione destinato alle operatrici del nido comunale Fantasia per migliorare la comunicazione e la gestione delle relazioni con i vari protagonisti del servizio educativo, prima tra tutte le famiglie.

Nello spirito di People T&C, abbiamo raccolto la sfida progettando un percorso formativo di 32 ore e coinvolto docenti esterni con i quali intratteniamo rapporti particolarmente fiduciari, come Roberto Latella, ma anche professioniste delle nostre organizzazioni socie, quali Alessia Morini, Responsabile area infanzia e adolescenza del Consorzio Parsifal e Simona Straccamore, responsabile infanzia della cooperativa Altri Colori.

Dopo i primi due moduli tenutesi nella primavera scorsa, riprenderanno il 28 Settembre le attività formative con un modulo dedicato agli strumenti e tecniche di comunicazione con le famiglie.

AREA GOVERNANCE | Ridotto il capitale sociale di People T&C

Il resoconto dell’Assemblea straordinaria

Era stata già anticipata nella newsletter del mese di Agosto la notizia dell’assemblea straordinaria della società fissata per venerdì 10 Settembre.

L’assemblea avrebbe dovuto deliberare la riduzione del capitale sociale per esclusione dei soci morosi e per recesso volontario di una delle cooperative socie.Così è stato.

Ad intervenire in seconda convocazione, di fronte al notaio Jacopo Ricciotti di Alatri, sono stati il presidente del Consorzio Parsifal, Daniele Bruno del Monaco, il presidente della cooperativa Altri Colori, Vincenzo Di Prospero e in delega, i rappresentanti legali delle cooperative Cecilia, Cotrad e Orizzonte.

L’assemblea ha deliberato:

  • Di prendere atto dell’esclusione per morosità nel conferimento di 5 soci (Amicizia, La Luna,
    Mosaico, Trerus e Santa Maria del Giglio);
  • Di prendere atto del recesso della cooperativa La Valle.
  • Di ridurre il capitale sociale da 70.000 euro a 56.000 euro modificando l’art. 5 dello statuto.

La deliberazione di riduzione del capitale sociale sarà immediatamente efficace dall’iscrizione nel registro delle imprese e potrà essere eseguita soltanto dopo il decorso di 90 giorni da detta iscrizione, purché entro tale termine nessun creditore sociale anteriore all’iscrizione faccia opposizione.

NEWS | CIAO PIO!

Ci lascia Pio Federici, presidente della nostra socia Astrolabio.

Oggi la celebrazione delle esequie

Ci ha lasciati pietrificati la notizia improvvisa della morte di Pio Federici, presidente della cooperativa Astrolabio, con cui abbiamo condiviso tappe importanti della nostra vita professionale.

Tra i fondatori della nostra società in quel lontano 12 aprile del 2012 ad Alatri, con Pio abbiamo vissuto l’entusiasmo e la motivazione di tanti progetti, sperimentato le difficoltà nel realizzarli, valorizzato quella particolare creatività e competenza che ci guidava nel superarli.


Anche qui ha lasciato un ricordo indelebile. Ciao Pio! Grazie per tutto quello che ci hai dato!

AREA SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE | PRIVACY – Green pass sì o green pass no? Le coordinate privacy nella gestione della Carta verde

Un puzzle ancora in via di definizione.

Ogni estate è da sempre contraddistinta da un particolare motivo canoro. La famosa canzone dell’estate. E se non fosse per la tragicità della situazione pandemica che stiamo vivendo – che lascia davvero poco spazio all’ironia – anche in ambito privacy potremmo candidare a ritornello estivo 2021 quello de “Green Pass sì o Green Pass no?”. E sì, perché questo è il tema del momento che accende la discussione in un mondo del lavoro che cerca di orientarsi in una sovrapproduzione normativa che conta ormai atti e provvedimenti di diversa natura con citazioni di norme pregresse in premessa, che arrivano a superare anche le 3 cartelle.

In questo approfondimento, cercheremo di fissare alcuni concetti di fondo che dobbiamo tener presente in termini privacy quando, nelle nostre imprese, dobbiamo fare i conti con la gestione dei green pass. Una gestione, quelle delle carte verdi, che solleva inevitabilmente problematiche organizzative che sono tanto più complesse quando si hanno di fronte organizzazioni come quelle che gestiscono servizi socio sanitari e educativi a committenza pubblica, spesso dislocate in territori e regioni diverse e che tra l’altro impiegano personale con profili non sempre riconducibili alle professioni sanitarie: le stesse che, sovente, si trovano anche ad organizzare eventi ed attività aperti al pubblico.

Ricordiamo, come doverosa premessa, che oggi dobbiamo confrontarci con un concetto di privacy più evoluto, che non è solo sinonimo di riservatezza (“to be alone”) delle persone, ma che abbraccia il più ampio diritto a controllare la circolazione dei propri dati personali. Un’impresa che punta a garantire la compliance alla normativa in materia di protezione dei dati personali dei propri utenti e lavoratori deve aver cura di mettere in atto tutti quei processi e quelle misure tecniche ed organizzative che sono potenzialmente adeguate a garantire la gestione dei rischi che minacciano la protezione e la libera circolazione dei dati.

Il primo aspetto da verificare è se la nostra impresa svolga servizi e attività tra quelle indicate dal D.L. n. 105 del 23 luglio 2021 per l’accesso alle quali sia richiesta la certificazione verde COVID 19. Senza pretesa di esaustività in questo spazio, ne richiamiamo solo alcune per rimandare alla completezza dell’art. 3 del decreto citato: servizi di ristorazione al chiuso; spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive; musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre; piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso; sagre e fiere, convegni e congressi; centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione; strutture sanitarie e RSA. 

Il secondo aspetto riguarda la consapevolezza della natura dei dati personali che l’impresa va a trattare. Il Green Pass, quale documento che certifica non solo l’avvenuta vaccinazione ma anche altre situazioni abilitanti come esiti di tampone negativo o avvenuta guarigione da Covid 19, contiene dati personali definiti come di natura “particolare” o ex sensibili per cui si richiede in generale un più elevato livello di protezione. Questo significa innanzitutto che, a livello organizzativo, non tutti possono accede a queste informazioni. L’impresa che dovrà organizzare il processo di controllo dei green pass dovrà provvedere a che le persone preposte siano autorizzate a farlo con uno specifico incarico e specifiche istruzioni. Questo implica, pertanto, che la nomina dovrà essere corredata dalle informazioni gestionali per la corretta supervisione dell’ingresso degli utenti, nel rispetto delle disposizioni vigenti e che il lavoratore delegato dovrà avere idonea formazione, al pari di un incaricato al trattamento del dato ai sensi dell’art. 29 del GDPR.

Il terzo aspetto riguarda la corretta identificazione degli interessati dalle attività di controllo. Si tratta dei fruitori di servizi che hanno più di 12 anni d’età e di coloro che non sono affetti da patologie che li esonerano sulla base di una specifica certificazione medica.  Sono coloro che sono soggetti alla necessità di possedere e di esibire la “certificazione verde COVID-19”: un obbligo di possesso da un lato e un dovere di esibizione dall’altro.

Il controllore potrà trovarsi nella condizione che venga esibita una certificazione medica diversa dal green pass che raccoglie dati particolari della persona. Il Ministero della Salute ha recentemente disciplinato, con circolare n. 35309 del 4 agosto 2021, la situazione dei soggetti per i quali la vaccinazione anti SARS-CoV-2 venga omessa o differita in ragione di specifiche e documentate condizioni cliniche che la rendono in maniera permanente o temporanea controindicata. In luogo della certificazione verde, questi soggetti potranno esibire la certificazione di esenzione dalla vaccinazione per consentire l’accesso ai servizi.

Nell’identificazione dei soggetti interessati dall’attività di controllo, un approfondimento specifico deve essere riservato ai lavoratori a cui dedicheremo uno specifico paragrafo. Nessuna menzione viene fatta dal D.L. 105 nei loro confronti per cui ad oggi non solo non vige l’obbligo di presentare il Green pass, ma neppure la possibilità che il datore di lavoro lo richieda. L’unica eccezione riguarda attualmente il personale sanitario e quello del mondo della scuola come ulteriore misura di sicurezza al fine di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione in presenza del servizio essenziale di istruzione. Il decreto-legge introduce, dal 1° settembre al 31 dicembre 2021 (attuale termine di cessazione dello stato di emergenza), la “certificazione verde COVID-19” per tutto il personale scolastico.  Questo tema sarà oggetto del paragrafo successivo.

Il quarto aspetto riguarda le modalità e gli strumenti con cui deve avvenire il controllo. Già il DPCM del 17 giugno 2021 all’art.13 – poi richiamato dal D.L. n. 105 del 23 luglio 2021 e ribadito nella circolare del Ministero dell’Interno del 10 agosto – ha stabilito che il controllo del possesso del green pass deve essere effettuato mediante la lettura del QR-code, utilizzando esclusivamente l’applicazione “VerificaC19”, che consente di controllare l’autenticità, la validità e l’integrità della certificazione e di conoscere le generalità dell’intestatario, senza rendere visibili le informazioni che ne hanno determinato l’emissione e senza conservare i dati relativi alla medesima oggetto di verifica. La norma prima, e un parere del Garante della privacy dopo, hanno chiarito che il soggetto addetto alla verifica può richiedere anche un idoneo documento di identità dell’intestatario: una circostanza da intendersi discrezionale, salvi i casi di abuso o elusione delle norme, come ad esempio quando appaia manifesta l’incongruenza con i dati anagrafici contenuti nella certificazione verde.

Il quinto aspetto riguarda la possibilità di raccogliere i dati dell’intestatario del green pass. Per quelle attività che si basano su iscrizioni e frequenza continuative degli stessi beneficiari, alcune imprese hanno ipotizzato di predisporre una modulistica che consenta di raccogliere il dato al momento dell’iscrizione/adesione ad un determinato servizio o acquisire una copia del pass da archiviare, anche in un eventuale gestionale. Questa procedura sarebbe tuttavia in netto contrasto con l’art. 13 del DPCM del 17 giugno 2021 che prevede che il controllo sia consentito tramite applicazione “VerificaC19” e nello specifico con il suo comma 5 che precisa, inoltre, che “l’attività di verifica delle certificazioni non comporta, in alcun caso, la raccolta dei dati dell’intestatario in qualunque forma”. Dovremmo capire tuttavia, nelle prossime ore, se in analogia con quanto previsto in un parere tecnico del Ministero dell’Istruzione sul decreto relativo all’esercizio in sicurezza per le attività scolastiche, si possa procedere almeno alla registrazione dell’avvenuto controllo. Almeno per quelle attività continuative di cui beneficiano quotidianamente gli stessi fruitori. 

GREEN PASS E LAVORATORI.

Concentriamoci in questa sessione sul rapporto tra datore di lavoro e lavoratori rispetto alla gestione dei green Pass. Il primo aspetto da considerare è che, in analogia con quanto previsto in tema di vaccinazione dei dipendenti, il datore di lavoro deve assicurare che i dipendenti “non siano adibiti alla mansione lavorativa specifica senza il prescritto giudizio di idoneità” e, nell’affidare i compiti ai lavoratori, occorre tener conto “delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e sicurezza”. In questo quadro e nell’ambito delle attività di sorveglianza sanitaria, l’unico soggetto legittimato a trattare i dati sanitari dei lavoratori e a verificare l’idoneità alla “mansione specifica” è il medico competente. Il datore di lavoro, infatti, non può acquisire ‒ neanche con il consenso del dipendente o tramite il medico competente ‒ i nominativi del personale vaccinato o la copia delle certificazioni vaccinali e quindi ….del Green pass. La regola non subisce eccezioni neppure nell’ambito di contesti lavorativi come quello sanitario caratterizzato da esposizione diretta ad agenti biologici. Anche in questi casi, solo il medico competente può trattare i dati personali relativi alla vaccinazione dei dipendenti e, in caso, tenerne conto in sede di valutazione dell’idoneità alla mansione specifica.  Il Garante della Privacy non ha al momento dato indicazioni specifiche al riguardo sulla gestione del green Pass dei lavoratori. Aspettiamo conferma in merito soprattutto in considerazione del fatto che spesso, le cooperative che gestiscono servizi pubblici sono chiamate a fornire elenchi vari del personale con dati particolari su richiesta delle stesse committenze pubbliche in ragione degli adempimenti contrattuali, tra l’altro su indirizzi email generici pubblicati sui siti degli enti

GREEN PASS NEL MONDO DELLA SCUOLA

Per quanto concerne il mondo della scuola, un parere tecnico del Ministero dell’Istruzione rispetto al Decreto-legge n. 111/2021 “Misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti”  prevede che per assicurare i controlli sul possesso del green pass nel mondo della scuola non sia necessario acquisire copia della certificazione del dipendente, a prescindere dal formato in cui essa sia esibita, ma ritenendosi sufficiente la registrazione dell’avvenuto controllo con atto interno recante l’elenco del personale che ha esibito la certificazione verde e di quello eventualmente esentato.  Il tema rimane chi e come si debba effettuare questo controllo, anche nel rispetto della privacy. I dirigenti attraverso una nuova piattaforma? È l’ipotesi che ci anticipa oggi [26 agosto] il Corriere della Sera e che rappresenta di per sé una novità rispetto alle previsioni del decreto appena citate. In questo quadro, pensiamo al personale di molte delle nostre cooperative che rappresentano un supporto importante al mondo della scuola. Personale che non ha come datore di lavoro il dirigente scolastico. Da chi dovrà essere controllato il possesso del green pass? Non certo dal datore di lavoro che non può richiederlo al dipendente e che dovrebbe avvalersi del medico competente… o forse di personale interno delegato? In entrambe le soluzioni con aggravio di costi e un’organizzazione sproporzionata, soprattutto per realtà complesse su più sedi ….. Il paradosso di questo problema emerge ancora di più se pensiamo che il green pass di quello stesso dipendente – per esibire il quale tanto stiamo discutendo- viene controllato dal personale del ristorante ..magari di fronte la scuola!

La foto è tratta dalla mostra A scena aperta, esposizione fotografica sul teatro sociale organizzata dal Consorzio Parsifal e dalla cooperativa Altri Colori.

AREA SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE | PRIVACY – People T&C collabora in ambito Data Protection con SixS, la società di Gecos Plus

Quando la squadra fa la differenza.

L’esigenza di coordinamento con SixS srl – SOLUZIONI INFORMATICHE PER IL SOCIALE è emersa nell’ambito del Tavolo di lavoro sulla Protezione dei dati coordinato da People T&C con le cooperative che hanno adottato un sistema di gestione del trattamento dei dati in linea con quello consortile. Sixs è la società con sede a Vaiano Cremasco che gestisce per conto di molte nostre cooperative il gestionale Gecos Plus attraverso cui vengono effettuate alcune operazioni di trattamento dei dati di operatori e utenti di diverse nostre cooperative. In termini privacy, quindi, SixS è uno dei responsabili del trattamento dei dati delle nostre cooperative che, in base alle prescrizioni dell’art. 28 del GDPR, deve essere, non solo formalmente nominato tale ma anche periodicamente auditato. Grazie alla mediazione dell’Amministratore di sistema di una delle nostre cooperative, People T&C, attraverso il suo Direttore, ha lavorato con il DPO della società avv. Paolo Albizzati e con il Software Architect Valerio Artusi ad una check list di riferimento che possa essere utilizzata delle cooperative per garantire il monitoraggio continuo dell’adeguatezza delle misure tecniche ed organizzative adottate dal fornitore.Alle cooperative daremo indicazioni nel prossimo appuntamento del Tavolo di lavoro del 23 Settembre.

La foto è tratta dalla mostra A scena aperta, esposizione fotografica sul teatro sociale organizzata dal Consorzio Parsifal e dalla cooperativa Altri Colori.