PROGETTI | CONCILIAMO, i fabbisogni delle nostre cooperative

Vi presentiamo i risultati di un’indagine condotta tra i soci e i dipendenti delle cooperative Altri Colori, Cotrad, Alicenova, Aelle il Punto, Parsifal, sul fabbisogno di servizi per la conciliazione tra vita familiare e lavorativa.

Abbiamo partecipato ad un percorso di progettazione che ci ha appassionato e ve lo vogliamo raccontare.

Il contesto è quello dell’avviso pubblico CONCILIAMO, la misura del Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri volta a sostenere la realizzazione di progetti di welfare aziendale per la conciliazione vita lavorativa-familiare, pubblicato, sospeso, ripubblicato, in un iter amministrativo “tutto suo”, nell’autunno scorso.

A partire dalla manifestazione della volontà di partecipazione di 4 delle nostre cooperative socie, abbiamo dato la nostra disponibilità ad un supporto tecnico nell’attività di progettazione.

Ad essere premiato è il coinvolgimento dei beneficiari del progetto nell’attività di progettazione.

Abbiamo così pensato di strutturare una lettura del fabbisogno dei nostri cooperatori in tema di conciliazione vita lavorativa-familiare, attraverso un questionario online, anonimo, somministrato attraverso la piattaforma Survey Monkey: i potenziali destinatari del questionario erano circa 1.100 lavoratori/lavoratrici. Hanno risposto in 354, pari al 31,86% dei potenziali interessati.

Nella prima domanda, abbiamo chiesto “quanto migliorerebbe la tua condizione di vita se la tua cooperativa introducesse delle forme di flessibilità oraria ed organizzativa”, prevedendo strumenti come la banca del tempo, il telelavoro, spazi di coworking, part time con copertura da parte del datore di lavoro dell’intera quota di contributo, introduzione di permessi o congedi aggiuntivi rispetto alle previsioni di legge: tutte misure annoverabili nella categoria delle forme di flessibilità oraria ed organizzativa.
Il 62,6% dei beneficiari si è detto molto interessato all’introduzione di forme di part time, il 58,7 % all’introduzione di permessi o congedi aggiuntivi, il 53,5% alla banca del tempo, il 44,2% molto interessato allo svolgimento dell’attività lavorativa presso spazi di coworking aziendali debitamente attrezzati fino ad un certo numero di giorni al mese, mentre solo il 42,8% si è detto interessato al telelavoro.

Con la seconda domanda abbiamo chiesto quanto beneficerebbe la propria condizione di vita grazie ad attività formative in grado di accompagnare il reinserimento delle lavoratrici e dei lavoratori dopo un lungo periodo di assenza dal lavoro.
Il 55,9% si è detto molto interessato a corsi di aggiornamento e formazione su temi specifici, mentre il 40% si è focalizzato su iniziative formative come il coaching dedicato o il counseling.

Con la terza domanda abbiamo approfondito quanto migliorerebbe la condizione di vita dei beneficiari se la cooperativa introducesse degli strumenti di welfare aziendale che prevedano servizi e benefici economici per i lavoratori e le lavoratrici.
La gamma dei servizi e dei benefici era quella prevista dall’avviso pubblico. Cosa hanno risposto?
Il principale interesse è stato manifestato per le prestazioni strettamente connesse ai ritmi e alle modalità della prestazione lavorativa. Il 74,8% si è detto molto interessato all’erogazione di buoni benzina o al rimborso di abbonamenti, mentre il 64,2% prediligerebbe l’erogazione di agevolazioni come i ticket restaurant.
A seguire, si evince un interesse dei lavoratori per la salute in generale: il 64% si dice molto interessato all’introduzione di forme aggiuntive di assistenza sanitaria a carico del datore di lavoro, il 63% si dichiara molto interessato all’attivazione di misure come, ad esempio, i programmi di prevenzione, convenzioni con ambulatori medico-pediatrici o con studi dentistici.

Un fabbisogno importante è quello che emerge in tema di contributo all’istruzione dei figli: il 60,7% si dichiara molto interessato a forme di supporto alle famiglie per l’acquisto dei libri di testo, viaggi di istruzione o fruizione di corsi di studi anche universitari.

Subito dopo, per il 59,5%, l’interesse è ai flexible benefit, come acquisto di polizze sanitarie o corsi di lingua; per il 58,4% si prediligono le agevolazioni sull’acquisto di beni di consumo ed alimentari anche attraverso convenzioni con centri commerciali. Tornano nuovamente i fabbisogni legati ai figli: per il 57,8% si manifesta un interesse per misure che agevolino la frequenza di asili nido, centri estivi o doposcuola, mentre il 55,6% opta per contributi per servizi di baby sitting.

Segue la fascia di coloro che si confrontano con la tematica dei carichi familiari: il 52,8% esprime un maggiore interesse per assegni annuali per figli di dipendenti affetti da gravi patologie, famiglie monoreddito e genitori con affidamento esclusivo dei figli; il 51,4% si concentra sui contributi alle rette per la frequenza di centri diurni e di residenze per familiari anziani, disabili e malati gravi.

Tra la gamma di servizi agevolativi previsti per i lavoratori e le lavoratrici, abbiamo anche previsto l’introduzione, all’interno del contesto lavorativo, di strumenti (es. contact center, sportello, portale web, care manager) in grado di offrire un supporto ed orientamento pratico per tutte le problematiche collegate al care giving: il 50,8% dei lavori si è detto molto interessato.
Il principale interesse dei lavoratori è stato rivolto ai contributi per le spese per il trasporto scolastico (48,4% dei beneficiari), per l’acquisto di prodotti per l’infanzia (46,3%).
Da ultimo, abbiamo l’interesse per le azioni di time saving, intese come strumenti volti ad agevolare le incombenze quotidiane (maggiordomo aziendale, meccanico aziendale, lavanderia e stireria aziendale, consegna farmaci, spesa).


La foto è tratta dalla mostra Federico Fellini. Ironico, beffardo e centenario a cura di Simone Casavecchia, a Roma presso la vanvitelliana Biblioteca Angelica fino al 28 febbraio, aperta dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.30.

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